La onlus di Gatti per i giovani aquilani non piace

L’AQUILA – Una onlus che l’assessore Gatti vuole mettere a disposizione dei giovani dlle zone terremotate diventa argomento di scontro politico con l’Idv ma, a quanto sembra, non riscuote nemmeno l’approvazione incondizionata della maggioranza. "Il Consiglio regionale, con una decisione assunta all’unanimità, ha rinviato in Commissione il disegno di legge “Giovani per l’Abruzzo Onlus”, fortemente sponsorizzato dall’assessore Gatti, ma altrettanto fortemente avversato dall’IdV e dagli altri gruppi di opposizione”. E’ quanto dichiara Cesare D’Alessandro, Vice Capogruppo IdV, che dichiara: “Sullo stesso disegno di legge, tra l’altro, risultano abbastanza tiepide anche le difese d’ufficio della maggioranza, la quale, se davvero volesse, avrebbe comunque i numeri per approvarlo. In sostanza i consiglieri regionali dell’IdV condividono l’idea di utilizzare i fondi disponibili (sottratti, è bene ricordarlo, alle altre aree dell’Abruzzo a cui erano già destinati, quindi non fondi aggiuntivi del Governo) per realizzare un centro polivalente di aggregazione giovanile, sede di attività fruibile gratuitamente dai giovani e dagli studenti nelle zone terremotate; ritengono, però, assolutamente contrario all’interesse pubblico realizzare veri e propri “incubatori di imprese”, che già si sono rivelati uno spreco di denaro pubblico per voraci clientele. L’IdV ritiene, inoltre, assai preoccupante che questa giunta regionale proponga di abdicare al ruolo che gli Enti pubblici (Comune, Provincia e la stessa Regione) devono esercitare in quanto pubbliche istituzioni, privilegiando, invece, il ruolo di una costituenda onlus. Le onlus sono sì nate per promuovere anche la crescita economica e sociale dei territori e delle persone, ma non per sostituirsi alle istituzioni stesse. Intanto, la pervicacia dell’assessore Gatti a voler imporre la costituzione di una apposita onlus – pervicacia che si scontra, come detto, con dubbi e perplessità della sua stessa maggioranza – determina, di fatto, l’impossibilità di utilizzare subito i fondi disponibili.Tutto questo a totale detrimento degli interessi reali della gioventù aquilana”.